Cineforum di strada Un proiettore, una serranda e la magia del cinema

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Metti un gruppo di ragazzi che si ritrova da sempre nel lato meno famoso della movida, in un piccolo bar di quartiere. Metti la voglia di stare insieme dopo la pandemia e la magia della settima arte. Così è nato il cineforum di strada di via Maiocchi: «Un bel modo di stare insieme e confrontarci»

È successo tutto una sera d’estate. Non ne poteva più di vedersi i film da solo, chiuso in casa, dopo un anno e mezzo di pandemia. E, seconda motivazione, sentiva di dover provvedere alle lacune culturali dei suoi amici che non conoscevano molti film italiani che hanno fatto la storia del nostro cinema. Allora gli è venuta un’idea: è salito in casa, ha preso un videoproiettore ed è tornato giù dal suo gruppo di amici.
Ha sistemato tutto su un tavolino, lo ha messo davanti alla vetrina del panettiere e ha fatto partire Il Marchese del Grillo. Ed eccolo lì, Alberto Sordi sulla saracinesca chiusa, in una strada poco distante da Porta Venezia, ovvero via Maiocchi. Quella prima volta i ragazzi sono rimasti ipnotizzati. E le volte successive, grazie al passaparola, hanno cominciato a ritrovarsi in venti, trenta persone: amici, passanti e semplici curiosi.
Lui si chiama Lorenzo Alliata Nobili, è un videomaker di 23 anni e il suo piccolo cineforum di strada, improvvisato, non strutturato, del tutto spontaneo, ha conquistato molti milanesi. «Avevo sedici anni quando cominciai a girare dei videoclip per i miei amici musicisti – racconta – a dire il vero anch’io canto, scrivo rap e suono la batteria ma le prime riprese le ho fatte per gli altri. Quando ho terminato il liceo mi sono iscritto ad un’accademia di regia e videomaking di Milano, così ho appreso le basi tecniche per diventare un professionista e ho anche approfondito la storia del cinema».
Da lì è stato un crescendo di esperienze: prima in un canale di moda, poi in una società di spot come aiuto operatore, oltre a progetti sparsi inerenti alla musica.


Luogo di incontro
«E così ho anche scoperto, parlando di quello che studiavo ai miei amici, che loro i film italiani di una volta non li avevano mai visti – continua Lorenzo – e ho detto: “non va bene” e mi è venuta questa idea». Un’idea che, a dire il vero, non sarebbe forse stata possibile senza l’aiuto del bar Elisa di via Maiocchi, di fianco alla panetteria.
«Sotto casa mia c’è questo locale gestito da cinesi – dice Lorenzo – come quelli che in tanti abbiamo sotto casa, che sta aperto fino all’una di notte e che è sempre stato il punto di incontro mio e dei miei amici, il luogo dove ci troviamo sempre per chiacchierare e bere una birra». Via Maiocchi infatti non è la Porta Venezia della movida, ma è il lato meno famoso del quartiere, quello più dimesso e silenzioso che confina con Città Studi e viale Abruzzi.
«Una sera dunque ci mettiamo a parlare di vecchi film, di Amici Miei, del Marchese del Grillo, dell’Armata Brancaleone e scopro che nessuno li aveva mai visti. È così che ho pensato di andare a casa a prendere il videoproiettore che occupa il posto della tv, eliminata perché occupa spazio e trasmette troppa pubblicità. Il proiettore è diverso: puoi usare un mega schermo e quando hai finito lo metti in un cassetto. Allora, ho chiesto il permesso al mio amico Wang del bar Elisa di poter usare le sedie e i tavolini del locale per guardarci il film comodamente seduti. All’inizio Wang era diffidente, il bar è a conduzione familiare, lo gestiscono lui, sua moglie e suo padre ma poi, visto che è andato tutto bene, ha anche cominciato a sfornare focaccine. Ho chiesto il permesso anche al panettiere della via per proiettare i film sulla sua saracinesca. Insomma alla fine ho coinvolto un sacco di gente e tutti sono rimasti entusiasti».
E così dallo scorso agosto, Lorenzo ha fatto diverse proiezioni: se alla prima c’erano lui e i suoi amici, già alla seconda c’erano venti persone e non c’era più spazio per sedersi e da allora le presenze sono via via aumentate. La proiezione ufficiale, per i grandi classici del cinema, è sempre di lunedì ma per sapere bene data, orario e film, si può seguire Lorenzo su Instagram.
C’è poi un secondo appuntamento, di mercoledì, dove si guarda un grande classico della commedia italiana, tipo i film di Verdone.


Libero e gratuito
«Molti in questi mesi mi hanno consigliato di utilizzare un telo bianco per proiettare, abbandonando quindi la saracinesca. Altri mi hanno chiesto di pubblicare in anticipo il calendario con la programmazione settimanale delle prioiezioni. Io mi sono sempre rifiutato, non sono una sala cinematografica e posso decidere anche un minuto prima quello che verrà proiettato perché voglio che tutto resti genuino e spontaneo».
Due cose sono però fisse e certe: le proiezioni sono sempre tutte gratuite e l’intento resta didattico. «La bellezza di vedere un film in strada – continua Lorenzo – è che, innanzitutto, non sei in un luogo chiuso. Per questo hai la libertà di commentare ad alta voce delle scene senza disturbare chi sta seguendo il film. E poi in strada dopo la proiezione spesso ci si riunisce per parlarne e nasce una discussione su ciò che si è visto: non è proprio un dibattito, ma un confronto molto libero. Vorrei che i giovani tornassero a scambiarsi le idee, lasciandosi alle spalle i mesi di lockdown, stando insieme per divertirsi e godere di momenti come questi».

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