Don Gino Rigoldi Emergenza minori: «Basta sbarre, servono relazioni e capacità di dialogo»

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La ricetta di don Gino per arginare l’emergenza educativa che sta colpendo sempre più minori: «Le regole da sole non bastano. Dobbiamo creare relazioni e offrire opportunità»

A chiamare sono magistrati, avvocati, qualche amministratore ma anche tanti ragazzi che hanno bisogno di essere rassicurati in un momento specifico. E don Gino risponde. E non manca di concludere la telefonata con una raccomandazione in milanese: me racumandi, con tutti, anche con chi fa fatica a capire l’italiano. «Il milanese fa parte di me. A casa mia, sono nato e cresciuto in una casa di ringhiera a Crescenzago (quartiere popolare di Milano ndr), con mamma casalinga e papà ferroviere parlavamo solo quello. Oggi siamo rimasti in pochi. Su questo ho anche sfidato l’arciprete del Duomo di Milano: tu reciti la messa in aramaico – gli ho detto – e io dico la predica in milanese. Scommetti che troviamo più persone che capiscono l’aramaico che il milanese?».
Sorride don Gino. E non smetterà mai di sorridere mentre continua a raccontare, come un fiume in piena, di progetti iniziati o da lanciare nei prossimi anni. Per i suoi ragazzi. O per le famiglie dei quartieri più complicati di Milano.
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