Elseid Hysaj

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Il figlio di Gzim, il muratore, ora è un campione

Un’altra storia di calcio, che in parte ricorda la prima, quella di Evra. Un altro terzino sinistro, ma molto più giovane e senza lunghi viaggi alle spalle. Il Parigi-Marsala-Monza-Nizza-Montecarlo-Manchester-Torino di Evra non è paragonabile al Tirana-Firenze, in aereo, di Elseid Hysaj, albanese, nato a Shkoder (Scutari) il 2 febbraio 1944. C’è un gommone di mezzo, quello su cui sale Gzim, suo padre, nella primavera del ‘94, con la speranza di non essere respinto alla base come accadde la prima volta. Quel viaggio Gzim lo ricorderà tutta la vita, e non solo perché gli era costato quattro milioni (in lire). Perché il mare era molto mosso, onde di sei-sette metri, chi cadeva in mare era morto. Ma le porte dell’Italia stavolta si aprono. Gzim, muratore di mestiere, va a Firenze dove ha amici che lo possono introdurre nel mondo del lavoro. È partito da solo, la moglie è rimasta a Scutari, deve badare ai figli e ai genitori anziani.
A Gzim piace lo sport. Tifa Inter, segue il tennis. Al figlio ha trasmesso il tifo per l’Inter. Elseid gioca a pallone e promette bene, ma è ancora un bambino. Un giorno Gzim è chiamato a fare dei lavori in casa di Marco Piccioli, procuratore sportivo, e tra un muretto da tirare su e un caffè da mandare giù gli parla di quel figlio calciatore. Non si potrebbe fargli un provino? «Quanti anni ha?» chiede Piccioli. «Dieci». «Troppo presto. Possiamo riparlarne quando ne ha compiuti 14». Si scambiano i numeri di telefono. A risentirci. Passano quattro anni e Gzim chiama Piccioli, che ha scordato l’episodio. Gzim glielo ricorda. E Piccioli mantiene la parola. Due provini in due giorni, Fiorentina e poi Empoli.
Il ragazzino ci sa fare, la Fiorentina lo prenderebbe ma tarda a rispondere per qualche impiccio burocratico. E l’Empoli no, lo acchiappa al volo, gli fa firmare un contratto, lo inserisce nelle giovanili dove fa tutta la trafila. L’Empoli l’anno scorso è promosso in A, Hysaj è una colonna della difesa, terzino destro che può stare anche a sinistra. Il mese scorso ha rinnovato il contratto fino al 2017. Ed è stato uno dei più giovani debuttanti nella nazionale albanese, a 18 anni. Con qualche soddisfazione: 1-1 con la Francia di Pogba in amichevole, ma soprattutto vittoria 1-0 in casa del Portogallo di Cristiano Ronaldo, una vittoria che pesa nella qualificazione per i campionati europei. Tra l’altro, ct dell’Albania è un italiano, Gianni De Biasi. L’Empoli ha un bravo allenatore, Maurizio Sarri, che crede nei giovani. Obiettivo salvezza, oltre alla valorizzazione dei giovani. Hysaj è già nel mirino di alcune squadre più ricche: in Italia la Lazio, in Francia Lilla e Lione, in Germania Bayer Leverkusen. Fisico atletico (1.80 x 70 kg), grande corsa, deve migliorare nell’autocontrollo perché il suo gioco esuberante lo porta a collezionare cartellini gialli, e qualche rosso. Parla un ottimo italiano con accento toscano. Il suo idolo calcistico è Javier Zanetti ma il punto di riferimento è Igli Tare, direttore sportivo della Lazio, albanese come lui. «Ha ben rappresentato l’Albania quando in tanti facevano a gara a parlarne male. Ogni tanto ci sentiamo, mi dà dei consigli». Quanto a Gzim, da un po’ s’è messo in proprio. Ha una sua aziendina e non si perde una partita dell’Empoli. La gomma serve per cancellare ma il gommone per costruire, quando tutto va per il verso giusto.

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