Emergenza casa

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La situazione sembra sul punto di esplodere. Ogni giorno ai sindacati degli inquilini arrivano richieste di aiuto di famiglie che perdono la casa e non riescono a trovare un affitto accessibile. Nell’ultimo anno, in Italia, ci sono state circa 40 mila sentenze di sfratto: 10 mila solo a Napoli, 5 mila a Roma, 1.800 a Milano, 1.400 a Firenze. Dopo gli anni del Covid in cui gli sfratti sono stati bloccati per legge, i numeri hanno ripreso a galoppare e il futuro prossimo è destinato a essere ancora più nero: ci sono quasi 900 mila famiglie povere che vivono in affitto e non si sa per quanto riusciranno a sostenere le spese. A peggiorare le prospettive l’inflazione, il caro bollette e ora anche la cancellazione del contributo all’affitto previsto dal Reddito di cittadinanza per oltre 300 mila persone. È il quadro dell’Italia senza una casa o che rischia di perderla.
«I dati sono sconfortanti. È la tempesta perfetta che sta per abbattersi sulla questione abitativa nel nostro Paese – non usa mezzi termini Agostino Petrillo, professore del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano–. C’è una difficoltà crescente a trovare casa nelle città, e questo non riguarda più solo i più poveri».
Le città, denunciano sindacati e sociologi, spingono gli abitanti sempre più fuori. «Il mercato degli affitti privati è fuori controllo e diventa impossibile pagare canoni sempre più alti per un numero sempre maggiore di famiglie – dichiara Mattia Gatti, segretario Sicet-Cisl di Milano –. Ad avere problemi sono persone che hanno un lavoro da dipendenti con redditi bassi, autonomi e precari il cui lavoro va e viene, famiglie con minori, pensionati».
Oltre agli sfratti per morosità, ci sono anche quelli per finita locazione: in pratica, al termine degli anni previsti dal contratto, il proprietario si rende conto che è più redditizio rivendere o ristrutturare per rendere un appartamento di lusso, oppure convertirlo ad affitti brevi. «Il problema è che difficilmente l’inquilino cacciato trova poi un’altra soluzione simile», spiega Gatti. E quando la famiglia viene buttata fuori, anche se ci sono minori o persone fragili, non c’è nessun intervento pubblico a sostegno. «La legge prevede degli alloggi temporanei per questa emergenza, ma ce ne sono pochi e non coprono il bisogno».
Mancano alloggi pubblici
A mancare sono soprattutto gli alloggi di edilizia pubblica, le case popolari insomma. In Italia ci sono 600 mila persone in lista d’attesa: 14 mila a Roma, 17 mila a Milano. Eppure di alloggi vuoti ce ne sono. Solo nel territorio cittadino, secondo il Comune di Milano, ci sarebbero oltre 8 mila appartamenti popolari sfitti.
«È vero che alcuni sono in pessime condizioni e per rip

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