Il mistero di Daouda Sparito senza lasciare tracce

Facebook
Twitter

Sparire nel nulla. Nella cosidetta fascia trasformata, un lembo di terra in provincia di Ragusa lungo
80 chilometri dove migliaia di braccianti lavorano in condizioni difficili. Dal 2 luglio 2022 di Daouda
non si sa più nulla, inghiottito dall’indifferenza

È sabato 2 luglio 2022 quando un uomo di 37 anni sparisce nel nulla, ad Acate, in provincia di Ragusa. Daouda Diane, è nato in Costa d’Avorio ed era approdato in Italia nel dicembre del 2014, attraversando il Mediterraneo su un barcone. Non lavorava nei campi, conoscendo le lingue faceva il mediatore linguistico e culturale in un centro d’accoglienza ed era molto attivo nella difesa dei diritti dei migranti. In Africa aveva una moglie, Awa, e un figlio di otto anni. Sognando di portarli in Italia, si dava da fare anche con qualche lavoretto occasionale. Pare che le ultime notizie su di lui siano dei videomessaggi, in cui racconta le estreme condizioni di lavoro degli immigrati.
Nell’appartamento di Acate, che Daouda condivideva con altri immigrati, sono stati ritrovati il passaporto, del denaro e un biglietto aereo per la Costa d’Avorio. Il biglietto, con la data del 22 luglio, serviva proprio per tornare dalla sua famiglia. Invece, quell’aereo Daouda non l’ha mai preso. L’inchiesta della Procura di Ragusa, aperta per omicidio e occultamento di cadavere, non si è mai fermata e, pur indagando in più direzioni, non ha ancora trovato elementi utili a imboccare una pista precisa. Su Daouda è calata una coltre di silenzio. «Non sappiamo ancora perché, dove e chi ha fatto del male a Daouda – dice Bruno Giordano, magistrato di Cassazione e, fino a dicembre 2022, direttore dell’Inl, l’Ispettorato nazionale del lavoro. Sappiamo solo quando: 15 mesi fa. Un tempo enorme, un silenzio

Leggi di più

Gli ultimi articoli

Gli argomenti più seguiti