Io sono VIVA La chef Varese per le donne maltrattate

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Con Io sono VIVA vogliamo offrire formazione e indipendenza economica, ma anche tanta gioia e voglia di futuro

Classe 1974, Viviana Varese, di Salerno, è figlia d’arte perché la sua famiglia aveva un ristorante e lei, si dice, era addetta a “girare le pizze”. A 20 anni decide che il suo futuro sarà nella ristorazione: inizia a frequentare corsi e a girare per l’Italia in cerca di idee e di esperienze.
A 25 anni apre il suo primo locale: un piccolo ristorante Il Girasole, nel lodigiano. Viviana Varese però è ambiziosa, continua a studiare e frequentare corsi con chef importanti, primo fra tutti Gualtiero Marchesi, e a voler imparare l’arte per creare qualcosa di originale, che porti la sua idea di cibo. Nonostante la sua passione primaria sia soprattutto indirizzata verso i dolci, il decollo definitivo avviene a Milano, dove apre il ristorante Alice, nel 2007: il locale che serve soprattutto piatti di pesce, ha un notevole successo e da lì a poco riceverà la stella Michelin.
Un progetto sociale
Oggi Viviana Varese è una chef affermata che ha diverse attività, tutte molto identitarie: il più noto è VIVA, il ristorante collocato dentro Eataly Smeraldo, a Milano. Ma anche, Io sono VIVA, sempre a Milano, con il quale Viviana Varese è tornata all’amore per i dolci e i gelati. Quest’ultimo locale ha raddoppiato al Mercato comunale di Isola. Infine il Villadorata Country Restaurante a Noto, in Sicilia.
Nel 2021, però, a seguito della pandemia, la Varese decide di voler iniziare un progetto sociale a cui pensa da tempo. Obiettivo, le donne e la liberazione attraverso il lavoro. è lei stessa che lo racconta….

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