La follia della speculazione sul mercato del gas

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Banche e fondi d’investimento spregiudicati non fanno prigionieri quando si tratta di individuare gli asset attraverso i quali è possibile ottenere ingenti guadagni. Come nel caso di materie prime energetiche e altre risorse naturali

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di “speculazioni sui mercati”. Eppure non a tutti è chiaro come dalle compravendite di azioni, obbligazioni, titoli derivati e altri strumenti finanziari possa dipendere molto della nostra vita quotidiana.
Questo perché raramente abbiamo toccato con mano cosa possono significare, almeno per la parte ricca del mondo. Trader, banche e fondi d’investimento spregiudicati non fanno prigionieri quando si tratta di individuare gli asset attraverso i quali è possibile ottenere ingenti guadagni. Non di rado infatti, oggetto delle attenzioni di chi per mestiere cerca di sfruttare le oscillazioni dei prezzi sui mercati, sono i beni essenziali per la vita delle persone. A cominciare dal cibo, dalle materie prime energetiche o da altre risorse naturali.
Il meccanismo è tanto semplice quanto terribile. Già prima dello scoppio della guerra in Ucraina, enormi quantità di euro e dollari erano stati raccolti da fondi d’investimento che si occupano di speculare sui prezzi dei beni alimentari. Tali società finanziarie sapevano molto bene che Ucraina e Russia sono fornitori fondamentali di alcune tra le principali derrate di base, come nel caso del grano, che ogni anno arriva in Europa centrale e occidentale dalle due Nazioni. Sapevano inoltre che il conflitto politico in atto da anni tra i due Paesi avrebbe potuto trasformarsi in una guerra aperta. E in caso di interventi militari l’aumento dei prezzi è sempre certo, esattamente come le opportunità di grandi guadagni per gli squali della finanza.
Così i fondi hanno cominciato ad acquistare i titoli legati ai beni alimentari, facendo salire i prezzi, per questo oggi il grano costa circa il 50% in più rispetto all’inizio dell’anno. E non tanto per mancanza di approvvigionamento reale quanto piuttosto per le speculazioni messe in atto dalla finanza. Non a caso Olivier De Schutter, il relatore speciale delle Nazioni Unite per la povertà estrema, ha sottolineato come proprio la speculazione sia «la vera causa» della risalita dei prezzi.
La situazione legata al gas, che oggi in vista dell’inverno preoccupa l’Europa intera, è identica. Solo che nel caso dei beni alimentari le con…

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