Sipario è una realtà nata quindici anni fa dalla volontà di un gruppo di genitori di ragazzi con disabilità intellettiva. Partita con l’apertura di un ristorante, si è ampliata nel 2011 con l’avvio di un laboratorio artistico-artigianale, dove il lavoro diventa uno strumento di inclusione sociale
Pezzi unici, prodotti da artisti altrettanto unici. È questo che si può comprare nel negozio di Made in Sipario, dove un arcobaleno di colori avvolge il cliente che entra fra gli scaffali pieni di piatti, tovagliette, ciotole di ogni forma e dimensione. A Firenze, quella di Sipario è una realtà ormai storica, cominciata quindici anni fa con un’esperienza di ristorante e ampliatasi nel 2011 con l’apertura di un laboratorio artistico-artigianale, dove il lavoro diventa uno strumento di inclusione sociale per ragazzi con disabilità intellettiva.
Raggiungere l’autosostenibilità e assumere il maggior numero di ragazzi disabili possibile, offrendo loro una concreta occasione di realizzazione personale e di inclusione sociale. Ecco l’obiettivo della cooperativa sociale Made in Sipario, dove grazie alla maestra d’arte Stefania De Ninno si cerca di individuare, valorizzare e sviluppare il potenziale creativo e immaginativo di ognuno dei ragazzi. Nascono così prodotti non solo di qualità, ma anche originali ed unici, che possono essere immessi sul mercato e garantire agli artisti speciali, come amano definirsi, uno stipendio a fine mese.
Per i primi due anni il lavoro si svolgeva nel laboratorio e poi i prodotti venivano venduti su canali specifici. Dal 2013, invece, con l’apertura del punto vendita al pubblico, chiunque può toccare con mano gli oggetti, apprezzarne la qualità e, soprattutto, perdersi fra le mille fantasie delle decorazioni che rendono unico ogni prodotto. Tanti gli oggetti di uso quotidiano e gli arredi artistici per la casa che si possono acquistare nel negozio di Firenze.
Un negozio speciale
Se entra una donna, sicuramente la accoglierà Ludovico, facendole il baciamano con eleganza; se si acquista una tovaglietta con disegnata una balena, certamente non è opera di Giulia, perché disegna…
