Michela Marzano «Mio nonno fascista Una ricerca per fare i conti col passato»

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Nel suo ultimo libro la scrittrice affronta gli spettri della sua famiglia. «L’adeguamento al potere nel periodo fascista è stato un tratto distintivo degli italiani. Frutto di una posizione prona»

I segreti di famiglia. Quei buchi neri, che se ne stanno immobili nell’universo del nostro passato ma che, a volte, riemergono e allora fanno male e destabilizzano certezze ed equilibri faticosamente conquistati. è un segreto di famiglia quello che Michela Marzano – filosofa, saggista, scrittrice, editorialista e docente all’Università René Descartes di Parigi – ha scoperto solo di recente: suo nonno Arturo, noto giurista, aderì al partito fascista fin dalla prima ora. La scoperta avviene grazie a una vecchia teca dove la Marzano scopre tessere e medaglie del Ventennio, conservato con orgoglio dal nonno. Per Michela Marzano, anima militante dei valori della sinistra – nel 2013 è stata eletta alla Camera per il Partito Democratico – è stato un trauma. Abituata a nominare le ferite e ad elaborarle anche attraverso il potere della parola, la sua indagine sul passato fascista del nonno, è diventato un libro, Stirpe e Vergogna (Rizzoli editore). La forza del suo lavoro editoriale risiede nel fatto che non è (solo) un racconto sulla famiglia Marzano, ma soprattutto sull’importanza di una memoria che faccia finalmente luce sulla rimozione collettiva dell’humus fascista in cui affondano le radici molti alberi genealogici.
L’indagine che hai raccontato nel tuo libro sulla figura di tuo nonno, ti è servita per rammendare la memoria?
Per me è stato importante affrontare questa storia una volta capito che i conti in famiglia non tornavano. Ho rintracciato e messo in fila il passato che era silenziato. è stato angosciante, però mi ha permesso di colmare dei buchi, di dare un nome con delle parole chiare, a una serie di cose che avevo sempre sentito, avvertito in famiglia, ma mai con chiarezza. Mi ha anche permesso di capire di più mio padre, alcuni suoi atteggiamenti, gesti, parole, che non comprendevo. Il che non vuol dire che tutto sia riparato perché le cose non si riparano mai completamente, però ricostruire, attraversare, nominare, io credo serva per fare chiarezza, ed è stato importantissimo per me. Dopodiché per mio padre il rimosso è talmente profondo che lui ancora…

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