Una serie di respingimenti illegali sarebbe stata catalogata dagli operatori di Frontex come semplice “prevenzione di partenza”, nascondendo così la realtà. Migranti sbarcati in Grecia e riportati in mare. I risultati dell’inchiesta che ha portato alle dimissoni del direttore di Frontex Fabrice Leggeri
Avevano raggiunto le coste europee. Nonostante le difficoltà della traversata, nonostante il gommone, nonostante la paura. La terraferma sotto ai piedi dopo drammatiche ore tra le onde. Ma il peggio, per quei migranti che tra marzo del 2020 e settembre del 2021 erano riusciti a superare il mar Egeo toccando terra in Grecia, doveva ancora arrivare.
A raccontare la loro storia è un’inchiesta condotta dal settimanale tedesco Der Spiegel, dal quotidiano francese Le Monde e dalle testate svizzere SRF e Republik, in collaborazione con l’organizzazione non governativa Lighthouse.
I risultati, agghiaccianti, hanno portato alle dimissioni di Fabrice Leggeri, direttore di Frontex, l’agenzia europea che si occupa di controllare le frontiere esterne alla Ue. I giornalisti autori dell’analisi hanno ottenuto i documenti amministrativi, in particolare quelli relativi al database Jora (Joint operations reporting application), dalla stessa agenzia. In questo registro sono raccolte tutte le informazioni relative ai barconi di migranti intercettati in mare, compresi ora e data, numero di persone coinvolte e, in alcuni casi, un breve riassunto dei fatti…
