Pesticidi Quattro multinazionali, un mercato da 130 miliardi

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Un giro di affari enorme nelle mani di un oligopolio di aziende. I giganti del settore oscurano le prove sulla tossicità dei loro prodotti e aggirano le restrizioni europee. Gonfiano i loro profitti e fanno ammalare il mondo

È un mercato controllato da un pugno di aziende. Che lotta con eserciti di lobbisti per evitare regole troppo stringenti. Che inonda il mondo con i propri prodotti. Che inquina il Pianeta intero. E che continua ad espandersi. Parliamo del settore dei pesticidi, i cui numeri sono stati pubblicate nell’Atlante dei pesticidi 2023 curato da Fondation Heinrich Böll, Friends of the Earth Europe, BUND, il Pesticide Action Network Europe e La Fabrique écologique.
Il consumo mondiale di pesticidi, diserbanti e fungicidi è aumentato vertiginosamente negli ultimi decenni: registrando un incremento dell’ 80% nel periodo compreso tra il 1990 e il 2017. Oggi ne vengono consumati quattro milioni di tonnellate all’anno. Per la metà si tratta di erbicidi; il 30% è rappresentato da insetticidi. Tra questi, sono sì presenti quelli che nuocciono alle colture, ma anche quelli che non hanno nulla a che vedere con i raccolti e, però, rimangono indispensabili per l’impollinazione e la catena alimentare. Infine, i fungicidi coprono una quota pari al 17% del totale. E, anche in questo caso, molto spesso il loro utilizzo è indiscriminato e pericoloso, poiché i funghi sono fondamentali per la produzione vegetale, per la conservazione degli ecosistemi e per la tutela della biodiversità.

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