Povertà Autunno caldo

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Negli ultimi tre anni la pandemia e il lockdown hanno comportato, per molti, la perdita del lavoro, soprattutto per coloro che avevano impieghi precari e saltuari. Poi l’inflazione e la crisi energetica hanno causato un aumento della povertà. Secondo l’Istat sono 5,6 milioni le persone che vivono in povertà assoluta: quasi due milioni le famiglie che non hanno accesso a beni e servizi considerati essenziali per uno standard di vita accettabile. Lo scenario, per il futuro prossimo, non lascia intravedere nulla di buono: con l’aumento dell’inflazione e dei prezzi potrebbero scivolare sotto la soglia di povertà altre 400 mila famiglie, quasi un milione di persone in più. Secondo le stime più recenti di Eurostat, sarebbero quasi 12 milioni le persone a rischio di povertà, un italiano su cinque. Vittorio Cogliati Dezza del forum Disuguaglianze e Diversità: «Basta interventi spot come bonus, incentivi e sconti. Ora servono interventi strutturali, riservati alle fasce più a rischio»

Un altro “autunno caldo”. È quello che si dice quando ci si trova davanti a una situazione sociale preoccupante, e sul fronte della povertà in Italia pare proprio che ci siamo. Anche se, per molti, la povertà rischia paradossalmente di farlo diventare molto freddo. Perché a incidere sul fronte economico delle famiglie italiane, negli ultimi mesi, c’è il costo esploso dell’energia, e molti rischiano di non riuscire a pagare le bollette della luce, del gas, del riscaldamento e dell’acqua calda.
Prima la pandemia e i lockdown, che hanno portato la perdita del lavoro per molti, soprattutto per chi viveva di impieghi precari e saltuari, e poi l’inflazione e la crisi energetica hanno portato la povertà in Italia, negli ultimi tre anni, al massimo storico. Secondo l’ultima rilevazione dell’Istat pubblicata a giugno, sono 5,6 milioni le persone che vivono in povertà assoluta, il 9,4% della popolazione italiana: in pratica, si parla di quasi due milioni di famiglie che non hanno accesso a una quantità di beni e servizi considerata essenziale per uno standard di vita accettabile.
Ma a questi, che vivono in condizioni di indigenza accertata, bisogna aggiungere poi chi è a rischio di cadere in una situazione di povertà. Istat calcola altre 4,5 milioni di persone che, pur lavorando, hanno salari estremamente bassi e per questo considerate economicamente vulnerabili.
Sono ancora di più secondo le stime più recenti di Eurostat, che denuncia quasi 12 milioni di persone a rischio di povertà, in pratica un italiano su cinque.
Lo scenario, per il futuro prossimo, non lascia prevedere nessun miglioramento: solo con l’aumento dell’inflazione e dei prezzi potrebbero scivolare sotto la soglia di povertà altre 400 mila famiglie, quasi un milione di persone in più. A questo si aggiunge la crisi energetica che ormai da un anno sta gonfiando le bollette degli italiani, che nei prossimi mesi potrebbero anche raddoppiare rispetto all’inizio dell’anno.
Chi fa più fatica a pagare le bollette è, prevedibilmente, anche chi fa più fatica a fare la…

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