La kermesse, organizzata grazie al contributo di una fotografa professionista, ha mostrato una città diversa da quella usuale
Ri-Scatti è l’affascinante titolo della mostra fotografica allestita nella nostra redazione di Napoli. Le foto in esposizione sono state tutte scattate da noi redattori/venditori, che abbiamo voluto condividere sia l’essenza del progetto Scarp de’ tenis, che gli istanti di vita quotidiana.
La risposta del pubblico che è venuto a visitare la mostra è stata straordinaria: i commenti di ammirazione e di apprezzamento per il nostro lavoro ci hanno davvero gratificato e reso tutti noi molto felici.
Siamo fieri e contenti di vedere quanto il nostro impegno e la nostra passione per la fotografia abbiano suscitato emozioni e coinvolgimento in chi ha contemplato le nostre opere durante la mostra da noi allestita con tanta passione. Abbiamo cercato di rendere ogni foto un’esperienza unica, trasmettendo attraverso le immagini storie, sentimenti e riflessioni.
Siamo riusciti a cogliere il nucleo di ogni singolo momento, catturando non solo i dettagli, ma anche i colori e le sfumature che rendono ogni scatto autentico e degno di nota.
Nella nostra redazione di Napoli siamo continuamente ispirati dalle molteplici sfaccettature che la vita pone davanti ai nostri occhi, mentre cerchiamo di rielaborarle attraverso le nostre capacità artistiche e professionali. A noi redattori/venditori piace molto mettere in evidenza la bellezza che notiamo e che ci circonda, ma anche le sfide che affrontiamo ogni giorno durante il nostro percorso di vita e quello in ambito professionale.
La mostra Ri-Scatti è stata un’opportunità speciale per noi redattori/venditori di presentare al pubblico il nostro mondo: quello in cui viviamo e lavoriamo e all’interno del quale esprimiamo, quotidianamente, e sempre con grande impegno e passione le nostre emozioni.
Attraverso la mostra Ri-Scatti e l’esposizione delle foto, noi della redazione napoletana di Scarp de’ tenis abbiamo voluto condurre il visitatore in un viaggio visivo ed emotivo, sperando che ogni immagine lasciasse un segno indelebile nel cuore di chi la guardava.
Daniele Barbarotto
