Quante nuove sfide per i giornali di strada

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Giornali capaci di trasformarsi in lavoro e reddito in ogni angolo del mondo. Come a Salvador de Bahia, dove Frei Henrique, intorno a una chiesa abbandonata da tempo, ha dato vita a un progetto di accoglienza nel quale il cuore è il giornale di strada.

Curbside Chronicle, il giornale di strada di Oklahoma City, offre ai venditori del magazine la possibilità di lavorare come creatori di bouquet floreali. A Buenos Aires, grazie a Hecho in BA, venditori e ospiti del centro diurno si sono cimentati nella pittura e hanno visto le loro opere esposte al Museo di arte contemporanea. In Canada invece il giornale di strada Megaphone può essere direttamente acquistato anche da una app finanziata dal governo regionale. Esperienze di diversa natura che hanno come filo comune il sostegno al reddito delle persone senza dimora.
Sono solo alcuni spunti di quanto emerso nel Global Summit dei giornali di strada che abbiamo ospitato a Milano. Cento delegati, provenienti da 25 Paesi e in rappresentanza di oltre 50 giornali di strada.
Straordinari esempi di impresa sociale, progetti multiculturali capaci di far convivere esperienze anche di orientamento religioso diverso: a Graz Megaphon è sostenuto dalla Caritas diocesana, ad Amburgo invece Hinz&Kunzt ha l’appoggio di Diakonia, l’equivalente nel mondo protestante. Giornali capaci di trasformarsi in lavoro e reddito in ogni angolo del mondo. Come a Salvador de Bahia, dove Frei Henrique, francese, pellegrino della Trinità, partito dalla Savoia 25 anni fa e approdato in Brasile, intorno a una chiesa abbandonata da tempo, ha dato vita a un progetto di accoglienza dove il cuore è il giornale di strada Aurora Da Rua venduto da poveri ed emarginati dell’intera regione. Un Summit che si è rivelato una straordinaria fonte di ispirazione anche per il nostro Scarp de’ tenis. Le …

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