Allarme povertà

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La povertà in Italia è diventata ormai un fenomeno strutturale visto che, secondo Istat, nel 2022 poco meno di un quarto della popolazione (24,4%) era a rischio di povertà o esclusione sociale. Secondo Caritas sono 5,6 milioni le persone in povertà assoluta e che non possono permettersi le spese minime essenziali per condurre uno standard di vita accettabile. Ma le povertà oggi sono molte e sfaccettate: lavorativa, alimentare, sanitaria ma anche scolastica. Nel mese in cui si celebra la giornata mondiale di lotta alla povertà, Scarp racconta le storie di chi ogni giorno vive questa emergenza

Italiani, sempre più poveri: nell’arco di 15 anni il numero dei poveri assoluti è passato da 1,8 milioni a circa 5,6. Il report statistico nazionale 2023, di Caritas Italiana, conferma il quadro generale di progressivo impoverimento del Paese.
Il report – i cui dati quest’anno sono stati anticipati a giugno da Caritas – è il risultato del monitoraggio di 2.855 centri di ascolto e servizi, dislocati in 205 diocesi, pari al 93,2% del totale. Sono 255.957 le persone che nel corso del 2022 si sono rivolte alla rete Caritas. Sono stati erogati aiuti e interventi per un totale di 3,4 milioni, con una media di 13,5 prestazioni per assistito.
Il 51,9% delle persone che ha chiesto aiuto ai servizi Caritas vive al Nord, il 27% al Centro e il 21,1% al Sud. L’età media di accesso ai servizi è stata di 46 anni. Uno dei nodi critici è la questione casa: il 23,1% ha questo problema, nel 2020 riguardava il 19,4% degli assistiti. Le persone che possono contare solo su accoglienze provvisorie sono passate dal 18,7% al 24,5%. Nel 2022 c’è stato un aumento del 12,5% del numero di assistiti rispetto al 2021. Il massiccio incremento è dovuto all’accoglienza di persone di cittadinanza ucraina – donne e bambini – accolte dalla Chiesa: nel 2022 sono stati 21.930. Esclusi gli ucraini, l’aumento si attesta al 4,4%.
«Persiste l’onda lunga della crisi pandemica – dice Federica De Lauso, sociologa, coautrice del report sulla povertà –. A questa si aggiunge l’inflazione che si è fatta sentire sulle famiglie più fragili: secondo le stime di Banca d’Italia nel 2022 i prezzi al consumo sono cresciuti in media dell’8,7%». Lo scenario economico e sociale negli ultimi anni ha prodotto, dunque, un acuirsi delle fragilità e una crescente complessificazione dei bisogni.
«Proprio a partire dall’esigenza di approfondire le multiformi storie di povertà esistenti – ha spiegato Federica De Lauso – sono stati messi a fuoco, per la prima volta, cinque grandi gruppi, o cluster, da cui emergono i profili omogenei degli assistiti Caritas, ciascuno con dei tratti sociali ben definiti. I vulnerabili soli, le

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