Il bello come cura. Delle persone. Ma anche dei luoghi. Che grazie all’arte tornano ad essere parte delle comunità. Un esempio che può essere replicato
Accendere una luce per interrompere il buio: un’azione semplice da definire, quanto banale. Se però parliamo di vicoli ombrosi, di strade strette metropolitane, la luce può fare ancora di più, può essere una contro narrazione incandescente e sicura contro l’oscurità dell’illegalità e dell’incuria. E se poi, ancor di più, quella fonte luminosa diventa veicolo di cultura, se illumina le menti e le strade con un bagliore di arte accessibile a tutti, allora l’azione diventa un atto di ribellione e speranza, ma anche un appello alla comunità. È la storia di Vicoletto Donnaregina di Napoli, ribattezzato dall’8 marzo 2024 Vicolo della Cultura dedicato alle donne.
L’idea prosegue il progetto del Vicolo della Cultura, inaugurato nel 2020 nel quartiere Sanità e portato avanti con dedizione e successo dalle associazioni Opportunity e Puteca Cèlidonia, riproponendo il modello anche in questa seconda location: a due passi dal Duomo di Napoli, dal Museo Diocesano, dalla sede della Caritas nonché proprio dalla redazione napoletana di Scarp, il Vicoletto Donnaregina ha ispirato una nuova azione di comunità che Davide d’Errico, presidente dell’associazione Vicolo della Cultura, spera possa essere sana ed auto-educante. …
