La scrittrice Denise Antonietti ha tenuto un incontro-laboratorio insieme ai redattori di Scarp de’ tenis, mettendo a disposizione le sue competenze sulla letteratura di genere ma anche costruendo insieme ai redattori una bozza di spy story ambientata a Napoli. Questa modalità è stata molto coinvolgente e ha ispirato i venditori di Scarp ad essere più creativi ed accurati nella ricerca delle fonti e nell’arte della narrazione.
Poco tempo fa è venuta a trovarci Denise Antonietti, una scrittrice veneta innamorata di Napoli, infatti vive da molti anni qui; è sposata con un ex soldato USA che lavora ancora in ambito militare, da civile.
Denise scrive romanzi spy story, infatti il suo libro dal titolo Prodigal Son è ambientato negli anni ’90 e parla della guerra in Afghanistan, ed è una storia di spionaggio militare. Anche se Denise non ha vissuto quegli anni, si è molto documentata dei luoghi, degli usi e costumi dei personaggi, come ad esempio i Mujahidin, i guerrieri del deserto ben preparati alla guerriglia – come se ne parla in Rambo.
Ha scritto due libri finora, subito pubblicati perché piace molto il suo stile di scrittura ironico ed il modo di raccontare le storie. Espone molto bene quello che vuole, con molta chiarezza. Io ad esempio le ho raccontato una storia riguardante le motopompe usate nella guerra del Kuwait per spegnere gli incendi nei pozzi petroliferi causati dai ribelli. Queste motopompe vennero spedite in Italia, ed io ne ho smontate molte. Denise mi è sembrata molto incuriosita da questo aneddoto, e mi ha fatto tante domande, e da queste domande è nato un esercizio in redazione su come scrivere una piccola spy story.
Non ho ancora letto i suoi romanzi ma da come ne parla sono sicuro che sono molto avvincenti e molto fedeli ai luoghi dove sono ambientati, come fosse una cronaca di giornale: tutti i suoi personaggi sono sia veri che inventati, ma comunque molto simili alla realtà.
