Ridaje Così i senza dimora diventano giardinieri

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Una startup forma e assume persone senza fissa dimora come giardinieri, per riqualificare aree verdi abbandonate

La cura del verde pubblico rappresenta una delle questioni più annose per Roma, al pari della raccolta e smaltimento dei rifiuti e del potenziamento del trasporto pubblico. A causa delle minori risorse a disposizione, già nel 2014 la giunta Marino aveva deliberato le linee guida in materia di adozione delle aree verdi, definendo precisi standard qualitativi.
Lorenzo Di Ciaccio e Luca Mongelli hanno voluto cogliere questa opportunità, sviluppando un modello di impresa che integrasse ambiente e sociale. Così è nata Ridaje, la startup che forma e assume persone senza fissa dimora come giardinieri urbani, per la riqualificazione delle aree verdi abbandonate.
Tradotto dal romanesco, Ridaje equivale a “ridare”: un riferimento all’idea di poter ridare una possibilità, a chi vive in strada, di reintegrazione a lungo termine. A segnalare i soggetti più idonei, sono le diverse reti di volontariato che operano a Roma e, nel 2019, è stato avviato il primo corso di formazione in collaborazione con la cooperativa sociale Il Trattore: fino a oggi, sono 50 i senza fissa dimora addestrati.


Alternativa alla strada
«Tra le 16 persone tolte dalla strada, alcune di loro sono state assunte da noi, mentre altre hanno ottenuto una posizione autonoma in aziende del settore» afferma Antonia Pio, responsabile della comunicazione e socia fondatrice della startup. «Ai nostri giardinieri offriamo sempre un contratto part time; vogliamo spronarli a valorizzare la loro professionalità cercando impiego altrove» chiarisce la fondatrice. …

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