Femua Fare musica percambiare la società Quando un Festival fa la differenza

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Il Femua ha fatto della filantropia la sua missione. La musica diventa un mezzo per aiutare i bambini delle zone povere a frequentare, in modo totalmente gratuito, le scuole primarie

Bisogna raggiungere uno dei quartieri più poveri di Abidjan per scoprire le radici di un Festival che ha fatto della filantropia la sua missione. La musica non per la musica fine a se stessa ma come mezzo per aiutare i bambini a frequentare, in modo totalmente gratuito, le scuole primarie. Il quartiere si chiama Anoumambo e la rassegna Femua, Festival di Musiche Urbane di Anoumambo, un ex villaggio oggi inglobato nella sterminata periferia di Abidjan.
Dietro a una kermesse che quest’anno ha raggiunto l’importante traguardo della quindicesima edizione c’è un musicista, Salif Traoré, in arte A’Salfo, che è nato qui e che da adulto – e soprattutto da leader del celebre gruppo afropop-zouglou Magic System (lo zouglou è nato in Costa d’Avorio alla metà degli anni ’90) – si è dato come obiettivo l’aiuto concreto ai più piccoli di una delle zone più disagiate della capitale economica della Costa d’Avorio: le strade sono ancora in terra battuta e per volontà di Traoré, la Fondazione non si è mai spostata da qui proprio per non perdere il contatto con la sua ispirazione originaria: aiutare i più deboli attraverso la musica.
Un Festival panafricano
Abidjan è una metropoli che come ogni altra grande città africana vive dimensioni sideralmente diverse, dal business internazionale delle multinazionali africane e straniere alle bidonville di Abobo dove il prossimo anno dovrebbe arrivare il Festival: «La mia intuizione – ci ha detto A’ Salfo durante una lunga intervista – è stata quella di mettere in subordine la musica ai progetti che volevo realizzare: cioè creare scuole elementari e avviare una riflessione, con l’edizione 2023, sulle politiche legate a un’agricoltura sostenibile e durevole. Abbiamo già individuato il Paese ospite per il 2024 che sarà la Guinea Bissau e il nostro progetto prevede di avere in simultanea altri concerti al di fuori della Costa d’Avorio durante lo svolgimento del Femua, per poter creare un festival panafricano anche dal punto di vista delle città coinvolte come Dakar e Accra nel 2028. Naturalmente la musica resta lo strumento principe per …

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