Lampedusa, strumento di propaganda per l’invasione

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Se non cambiano le condizioni economiche e politiche dei Paesi da dove queste persone partono,
il problema non può essere risolto. Servono interventi e leggi capaci di incidere ai massimi livelli altrimenti saremo sempre alle prese con nuove emergenze

Dici Lampedusa e subito t’immagini un’isola assediata, con i residenti costretti a convivere con una presenza massiccia di migranti che condiziona le loro vite. E le immagini dello scorso settembre, con oltre settemila persone rinchiuse dentro un hotspot che dovrebbe contenerne dieci volte meno, con tanto di cariche della polizia per liberare i moli, non solo confermano, ma rafforzano questa idea. Ma la quotidianità di chi sull’isola abita è ben lontana da questo racconto. «Negli ultimi due anni – dice il direttore della Caritas diocesana di Agrigento, Valerio Landri – la situazione era assolutamente tranquilla. I pochi sbarchi che avvenivano sull’isola erano gestiti senza problemi e l’ente gestore dell’hotspot garantiva accoglienza alle persone che, dopo una breve periodo di permanenza sull’isola, venivano trasferite in tempi ordinari a Porto Empedocle via nave e potevi girare tutta l’isola senza incontrare nemmeno un migrante. I problemi di Lampedusa sono quelli, mai risolti, della sua marginalità geografica».
Chi sceglie di rimanere a vivere a Lampedusa, infatti, deve affrontare problemi ben più gravi di quelli generati dagli sbarchi. «A Lampedusa c’è solo un’ambulanza e un elicottero – continua Landri – esiste un piccolo poliambulatorio dove però non c’è un reparto maternità. Oggi non si può nascere sull’isola ma ci si deve trasferire almeno un mese prima in terraferma visto che in caso di emergenza il volo fino al primo ospedale attrezzato dura un’ora e mezza. E poi ci sono i problemi della vita di tutti i giorni: i rifornimenti d’acqua, che arriva dalla Sicilia a caro prezzo, o la spazzatura che fa il viaggio al contrario. I problemi che gli isolani devono affrontare quotidianamente sono questi. Ma a pochi sembrano i …

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