L’atelier sul mare è un libro-tesoro

Lo guardavo e riguardavo tanto – quella meraviglia di libro – e mi invadeva la serenità: chiudevo
gli occhi ed ero anch’io in quello studio a dipingere, leggere un libro, a prendere un tè, a guardare il mare. Un giorno del luglio scorso, “scrollando” Instagram, trasalisco

Alla Fiera del libro di Bologna, da qualche anno, un intero padiglione viene trasformato in un’immensa libreria internazionale che sdogana l’istintiva possibilità di acquistare anche e soprattutto i libri degli editori stranieri presenti in fiera, alcuni dei quali complicati da rintracciare on line.
Il magico colpo d’occhio è quello di tanti tavoli bianchi disposti a domino su cui migliaia di libri bisbigliano le loro storie in tutte le lingue del mondo, dentro millemila fantastici stili da perderci testa e sguardo.
Queste storie attraggono come magneti librai, illustratori, editori e abituali frequentatori di quel posto magico che è il libro illustrato, rifugio sicuro, illuminato e magico dove riprendere fiato, ispirarsi, sospendere le ostilità con se stessi e avere nuove intuizioni di sé.
Ma… torniamo alla mega libreria della Fiera, per amor di recensione.
Stavo camminando tangente ai tavoli col mio radar-cerca-bellezza, quando vengo agganciata dalle bellissime illustrazioni di un libro giapponese: eccolo il mio tesoro, ho subito pensato. I disegni di quel tesoro, illustrato con acquerelli brillanti e molto particolareggiati, mi presentavano una bambina con i capelli a caschetto neri vicino a una signora che poteva essere la sua nonna. Sfoglio la storia, e si aggiunge una giovane donna da cui la bambina va in visita, una pittrice che viveva in uno studio sul mare con un simpatico gatto nero. Le illustrazioni mi svelavano con dolcezza i giorni lieti vissuti dalla bimba e dalla pittrice; intuivo la pace che permeava le loro ore, l’intenzione di riempire quell’inatteso e necessario tempo condiviso di cose semplici, formative, indimenticabili.
Lo guardavo e riguardavo tanto – quella meraviglia di libro – e mi invadeva la serenità: chiudevo gli occhi ed ero anch’io in quello studio a dipingere, leggere un libro, a prendere un tè, a guardare il mare. Un giorno del luglio scorso, “scrollando” Instagram, trasalisco.
Dall’account di Scaffalebasso – critica letteraria, studiosa e insegnante di letteratura per l’infanzia e albi illustrati – vedo un’immagine del “mio” libro con una frase di testo, che io avevo in ideogrammi, tradotta: capisco allora che il mio tesoro era stato pubblicato anche in italiano.
A pensarci è stata una casa editrice bolognese, Kira Kira, che mi ha strappato un sorriso largo fino al Giappone, luogo d’elezione delle storie che vuole far conoscere. Mettendo infine insieme il bellissimo testo alle illustrazioni, questo L’atelier sul mare – così s’intitola il libro-tesoro, scritto e illustrato da Rimako Horikawa – si è illuminato a festa, invitandomi di nuovo a stare un po’ lì, nella sua pace.

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