Senza dimora ai tempi del Covid:così Sven è diventato venditore digitale

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A Sven, uno dei venditori di Karuna, è venuta un’idea originale. Il 38 enne, che vive da cinque anni
in un rifugio per senza tetto nella periferia sud della capitale, ha attivato un sistema di donazioni con il codice QR e il circuito di pagamenti PayPal. «Basta fotografare il codice sul display del mio cellulare – racconta –, seguire il link, inserire l’importo della donazione e inviarlo. Tutto qui»

Nel libro L’isola, di Aldous Huxley, gli uccelli di Pala, un’isola immaginaria, cantano la parola Karuna per ricordare quotidianamente alle persone la compassione e la sensibilità. Lo stesso succede con l’omonimo giornale di strada, il Karuna Kompass, uno dei più diffusi a Berlino, soprattutto nella parte est della città, dove ha la sua sede. Circa 250 venditori riescono a piazzarne circa 30 mila copie al mese. Le ottengono gratis e il prezzo di copertina, 1,50 euro, finisce al 100% nelle loro tasche.
Con la pandemia, però, la compassione e la sensibilità di molte persone sono state messe a dura prova. Per lunghi mesi caffè, ristoranti e birrerie sono rimasti chiusi e vendere giornali di strada o raccogliere piccole donazioni è stato difficilissimo, se non impossibile.

Sven, venditore digitale
A Sven, uno dei venditori di Karuna, è venuta un’idea originale. Il 38 enne, che vive da cinque anni in un rifugio per senza tetto nella periferia sud della capitale, ha attivato un sistema di donazioni con il codice QR e il circuito di pagamenti PayPal. «Basta fotografare il codice sul display del mio cellulare, seguire il link, inserire l’importo della donazione e inviarlo. Tutto qui», ha spiegato Sven al Berliner Abendblatt.
Sven vive a Berlino dal 2007 e, dopo anni di dipendenza dalla droga, vuole finalmente ritrovare un suo posto nella società.
Davanti a sé ha però un’enorme montagna di debiti. E con il Covid è diventato tutto più complicato. «Dall’inizio della pandemia ho venduto molti meno giornali. In inverno ho guadagnato un decimo del solito. Non è abbastanza per vivere», continua Sven. Anche perché i turisti, di solito molto numerosi nel quartiere centrale dove vende le sue copie, quest’anno non si sono visti.
Non è però mancata la solidarietà degli abitanti della zona, che lo conoscono e sono contenti di sostenerlo con piccole donazioni. Lo fanno, da tempo, anche con il servizio di pagamento tramite codice QR, che Sven si è inventato. Dopo la prima scannerizzazione può essere utilizzato più volte per donare denaro. «Sempre più persone mi versano offerte in questo modo –, racconta Sven, mostrando la cronologia dei pagamenti sul suo cellulare –. Anche gente che oggi non ho ancora incontrato. Hanno salvato il mio contatto, pensano a me e mi trasferiscono una piccola somma. Questo mi aiuta non poco».

Un piano per i senza tetto
Non tutti però hanno la capacità di sviluppare idee innovative come Sven. Anzi, la stragrande maggioranza dei senza tetto berlinesi ha subito pesantemente gli effetti della pandemia. A fine giugno è arrivato però un segnale di speranza: il Land di Berlino riceverà un finanziamento aggiuntivo di 36,8 milioni di euro nell’ambito del programma europeo React-Eu, per affrontare l’impatto economico e sociale della pandemia.
Nel 2021 e nel 2022, 11 milioni di euro andranno alla predisposizione di rifugi per senza dimora, con servizi di cura e assistenza. Contributo che potrebbe finalmente fare la differenza.

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